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L’ubriachezza a Ugarit: un eredità discussa

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dc.creator Zamora, José-Ángel
dc.date 2008-06-12T12:17:15Z
dc.date 2008-06-12T12:17:15Z
dc.date 2006
dc.date.accessioned 2017-01-31T01:39:11Z
dc.date.available 2017-01-31T01:39:11Z
dc.identifier Mediterranea 2 (2005), pp. 9-26
dc.identifier 1824-3010
dc.identifier http://hdl.handle.net/10261/5038
dc.identifier.uri http://dspace.mediu.edu.my:8181/xmlui/handle/10261/5038
dc.description L’ubriachezza in quanto condizione speciale alla quale l’individuo accede può inoltre rivestire un valore ‘magico’, sacro, e il fatto di bere in eccesso può divenire un atto di enorme importanza culturale. Curiosamente, i fondamenti delle concezioni negative del fatto di bere riposano in gran parte su antiche prevenzioni e, nel caso delle società occidentali, si ricollegano in ultima analisi all’antica tradizione vicino-orientale mediata dai testi biblici e dalla lunga storia della loro interpretazione. Questa circostanza pone in ombra e snatura il ruolo che il bere e, soprattutto, il bere fi no all’ubriachezza, aveva nel Levante, presso le culture di Siria e Palestina, che servono da base e da contesto alla documentazione fornita dalla Bibbia ebraica.
dc.format 264742 bytes
dc.format application/pdf
dc.language ita
dc.publisher Università di Palermo
dc.rights openAccess
dc.subject Ugarit
dc.subject Civilización Siria - Palestina
dc.subject Biblia hebraica
dc.title L’ubriachezza a Ugarit: un eredità discussa
dc.type Artículo


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